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Commenti

Engineer2013
Silver 36-50
21/04/2014 | 19:16

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Anche se un pò in ritardo...BUONA PASQUA A TUTTI! Ho già nostalgia del week-end in Carinzia, nonostante siano trascorse appena due settimane...un saluto e alla prossima!

Engineer2013
Silver 36-50
10/04/2014 | 11:48

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Premessa: ringrazio TUTTI voi per i complimenti ma, come già scritto, sono io a esservi debitore perché senza i vostri innumerevoli e approfonditi contributi probabilmente neanche ci sarei andato al Wellcum. Ho cercato di farvi rivivere le mie stesse emozioni/sensazioni. Mi scuso per la lunghezza della rece, ma quando inizio a scrivere di cose che mi piacciono faccio fatica a fermarmi!

@Polacchetto: da senatore del forum hai fatto delle giustissime osservazioni. Cerco di risponderti: i locali che ho citato nella mia presentazione (apposita sezione) sono stati visitati tra il 2010 e il 2013. Visto il tempo passato, non mi sento di scrivere una recensione in quanto sarebbe molto sommaria (e quasi sicuramente le ragazze neanche ci lavorano più in quei posti). Ma se ti/vi fa piacere, posso comunque scrivere qualcosa.

Per quanto riguarda Marina, il senso della mia frase è che lei mi ha detto che in camera non mi avrebbe mai chiesto quanto volessi fare ma sarei stato io (e solo io) a dire “ok, ora basta così”.

Il parlare di “più ombre che luci” è in parte dovuto all’approccio avuto da una buona parte di girls nei miei confronti e in parte legato al fatto che (questo me lo ricordo bene perché non è passato moltissimo tempo) in altri fkk quali il Villa Vertigo o il Palace (dove mi sono trombato la sosia di Nina Moric: realmente due gocce d’acqua!) la line-up delle ragazze mi era sembrata migliore.

Ad esempio, una cosa che non ho scritto nella rece e che mi torna in mente ora che sto scrivendo è che appena entrato in sala, si è avvicinata subito una ragazza che mi ha preso sotto braccio e mi ha trascinato nel cinema porno. Solo una volta seduti si è presentata!

Buona giornata a tutti!

Engineer2013
Silver 36-50
10/04/2014 | 10:59

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Ciao people! E' con immenso piacere che scrivo queste righe di presentazione a tutti voi della comunità. Vi seguo da non molto ma ho avuto modo di leggere i vostri fantastici contributi. Durante le mie scorribande all'estero ho provato: Villa Vertigo (Dusseldorf), Colosseum (Monaco di Baviera), Kotva Bar (Bratislava), Palace (Francoforte) e altri a Berlino (ma purtroppo non il mitico Artemis).

L'ultimo da me provato (Wellcum) è stato oggetto di una mia rece che trovate nell'apposita sezione.

Grazie di esistere, siete una fonte inesauribile (oltre che piacevole) di notizie.

Buona gnocca a tutti!!!

Engineer2013
Silver 36-50
09/04/2014 | 18:26

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Un saluto a tutti! Questo week end, in compagnia di un amico, sono stato in Carinzia e ho fatto il mio esordio al Wellcum. In premessa voglio ringraziare pubblicamente tutti voi del forum per i preziosissimi consigli che avete dispensato e continuate a elargire con entusiasmo e passione. Non faccio i nomi perché potrei dimenticare qualcuno e non sarebbe giusto.

Arrivati, molto agevolmente grazie alle indicazioni stradali presenti, alle 15,30 circa di sabato noto subito alcune cose: con il buio la strada non è proprio il massimo della sicurezza, la quantità di auto con targa italiana supera il 95% e il parcheggio(?) si presenta come un cantiere a cielo aperto, non proprio il massimo come primo impatto. Cerco di schematizzare per non dilungarmi troppo:

LOCATION

All’interno bella, nulla da dire. Pulizia, cortesia e senso di nuovo regnano sovrani. In seguito alle vostre dritte siamo riusciti a pagare 10 euro in meno grazie a tre simpatici avventori che abbiamo conosciuto fuori e con i quali abbiamo scambiato qualche chiacchiera prima di entrare. La cosa che mi ha quasi commosso è stata quando uno di loro mi ha chiesto “come funziona qui?”. Sebbene fosse la prima volta al Wellcum, sono già stato al Palace di Francoforte e al Villa Vertigo di Dusseldorf e quindi un pochino di esperienza ce l’ho anche io: ho spiegato loro il “meccanismo” e sono (siamo) entrati felici.

La receptionist, con efficienza austriaca, ci spiega con cortesia il tutto: gli accappatoi freschi di bucato fanno la loro bella mostra sul bancone a sx. Rinuncio alle ciabatte poiché in questi posti preferisco usare le mie personali. In ogni caso erano sigillate all’interno di cellophane.

Capitolo armadietti: quelli che abbiamo beccato noi non erano il massimo della funzionalità. Troppo stretti, sei costretto a mettere le cose all’interno un po’ alla rinfusa. Quando siamo andati via, abbiamo notato che ce n’erano degli altri più grandi e di forma più regolare. Ovviamente, quando si arriva in questi luoghi si ha voglia di entrare subito in pista e non si fa il giro dello spogliatoio a cercare qualcosa di meglio.

Infine, concordo in pieno con chi dice che si tratta di una struttura “work in progress”: dall’interno, vedere ombrelloni alla rinfusa chiusi e robe simili ti da l’idea di qualcosa che ancora non c’è ma che verrà.

All’interno la struttura si presenta come un’agorà dove sono presenti divanetti (alcuni con schienale) sui quali sono sedute le ragazze e gli avventori. La musica dopo un po’ rompe, ma va bene così.

Bellissima la spa (anche se la piscina l’ho trovata un po’ angusta) e soprattutto interessante il fatto che le ragazze lì non possano entrare se non esplicitamente invitate. Ci si può riposare senza dover “subire” attacchi vari e dei quali parlerò diffusamente nel capitolo “CONCLUSIONI”.

Promosse a pieni voti anche le camere: tutte con doccia (a differenza, ad esempio, del Villa Vertigo), pulite, moderne, funzionali. Magari non grandissime (almeno quelle che ho provato io) ma comunque idonee all’uso. Mi è piaciuta la presenza del mini stereo che diffonde una bella musica e lo specchio all’interno della doccia.

Il cinema, del quale peraltro non ho usufruito a pieno, mi ha positivamente colpito poiché dalle descrizioni qui sul forum me l’aspettavo più piccolo. Da rivedere, anche se penso che al momento resterà tutto così come è, la disposizione “a isola” del bar. Pleonastici, infine, gli specchi nelle docce all’ingresso.

RISTORANTE

Qui posso solo dire che si è trattato del miglior ristorante mai provato in posti del genere: cucina a getto “continuo” (fatta eccezione per lo stacco dalle 17 alle 18). Sabato c’era la giornata messicana: hanno preparato anche le tortillas al momento e una torta gigante. Davvero tutto buono e abbondante: complimenti. L’unica critica, già evidenziata in precedenti rece, mi sento di muoverla al fatto che non ci sia un erogatore di bevande nel ristorante: si è costretti a fare almeno due viaggi prima di sedersi a bere e mangiare in contemporanea.

GIRLS

Questa è la parte più interessante, perché va da se che in questi posti uno viene con uno scopo ben preciso. Mi spiace dirlo, ma complessivamente sono più le ombre che le luci.

Prima camera con BIANCA, romena di Timisoara, mora: mi presento, l’approccio è pacato ma dopo meno di due minuti arriva la di lei richiesta di salire in camera. Io le dico che quando sono in camera deve essere come quando sto con la mia ragazza. Lei acconsente a fk, mi mostra i suoi tatuaggi. Visto che si tratta della prima camera, salgo con lei senza troppo dilungarmi. In camera mantiene quello che promette ma, ahimè, non posso non percepire che si tratti del classico “compitino” imparato a memoria. Certo, ci sono i baci con la lingua, si impegna nel pompino ma la parte fuck procede senza grandi punti degni di menzione. Provate le tre classiche posizioni con quest’ordine: smorzacandela, pecora (la visione del culo occorre riconoscere che è notevole) e missionaria con lei che cerca di grattarmi un po’ le palle e tende ad allontanare il mio bacino dal suo. Questa cosa mi fa letteralmente girare i coglioni, per cui non mi attardo più di tanto e vengo. Lei, successivamente, controlla in maniera meticolosa che il preservativo sia integro. Restiamo un po’ stesi sul letto ma non ho voglia di attardarmi ulteriormente. Nel post trombata lei non è né distaccata né fredda: semmai un po’ troppo “calata nel ruolo”. Forse la parte della doccia (la sua) appare stuzzicante visto che si accovaccia e riesce a divaricare le gambe in maniera impressionante. Io la guardo, abbozzo un sorriso ma niente di più. Una curiosità: sul collo è riportato, nascosto dai capelli, un tatuaggio con un nome di donna (“Barbara”, se non ricordo male). Magari è il suo vero nome, non gliel’ho chiesto. Voto: 7

Passiamo poi all’autentico FARO che illumina il Wellcum quella sera e che ha un nome ben preciso: MARINA.

Bella (ma non bellissima) molto educata, ironica, solare, intelligente, con una classe da vendere. Un sorriso contagioso, una pelle liscia come la seta, un corpo scolpito (gli addominali fanno “paura” per quanto sono perfetti). DONNA e FEMMINA allo stesso tempo, in un cocktail esplosivo di sensualità e fascino da farti andare ko senza tante storie. All’arrivo non l’avevo vista, poi quando si è aperta la porta dello spogliatoio delle girls ho avuto la certezza che ci fosse. Ho aspettato pazientemente che uscisse, rimbalzando nel frattempo un paio di attacchi, e le ho chiesto se potevo sedermi accanto a lei al bar. Presentazione di rito con baciamano da parte mia (cosa che lei ha apprezzato moltissimo). Una delle cose che balza subito agli occhi è che lei in sala indossa il reggiseno, a differenza delle altre colleghe.

Ne segue una piacevolissima chiacchierata di oltre dieci minuti in cui ho avuto modo di apprezzare le (innumerevoli) doti della fanciulla. Come nelle precedenti rece, lei non accenna MAI a voler salire in camera e alla fine sono io che glielo chiedo. Un po’ perché la voglia era tanta, un po’ perché non mi andava di fare un torto agli altri colleghi non dando loro la possibilità di provare l’ebbrezza di una camera con lei. In situazioni diverse, sarei stato con lei a parlare molto più a lungo. Saliamo e dalle scale è impossibile non venire rapiti dalla perfezione, tutta brasiliana, del suo fondoschiena. Arrivati in camera, ci tiene a dire due cose: la prima è che lei ha un approccio e un metodo tutto suo di lavorare (e si vede, ndr) e la seconda è che non mette limite al tempo che uno può passare in camera in sua compagnia.

Detto questo, iniziamo una doccia insieme che durerà un quarto d’ora e in cui mi è sembrato di tornare indietro di quasi venti anni: baci (fk spontaneo e naturale), carezze, lingue, sguardi maliziosi, voglia (tanta) di cercare i nostri corpi. Marina a un certo punto prende l’iniziativa e inizia uno sfregamento del mio attrezzo nel suo interno coscia: se non fosse stato che ero alla seconda stanza, avrei capitolato lì. Le piace essere toccata, con GENTILEZZA e DOLCEZZA, e non fa mistero del suo voler condurre i giochi. Io un po’ glielo lascio fare, un po’ dirigo io. Nel complesso un role-playing eccitante!

Finita la doccia, siparietto (chissà quante volte lei l’avrà fatto ) dell’asciugamano appeso al mio pisello duro come l’acciaio e ci stendiamo sul letto. Qui continuiamo a baciarci come due ragazzini, lei si stende con le gambe ben aperte e con lo sguardo mi chiede un daty che non mi attardo a eseguire. Anche qui i suoi mugolii sembrano genuini, o almeno questo mi piace pensare in quei momenti. Ci prendiamo gusto a vicenda, la sua patatina è profumata e con un sapore dolce. Chiede di essere leccata anche sull’interno coscia e la cosa sembra piacerle alquanto. Quando oramai laggiù è un lago…..…colpo di scena! Mentre continuo a leccarla, prende il mio dito indice sinistro e dopo averlo cosparso di quella specie di cremina (che usano tutte lì dentro) mi guida a infilarglielo nel culo. STANDING OVATION!!! La sua eccitazione cresce in maniera esponenziale, si contorce, geme, Ogni volta che spingo più dentro il mio dito sussulta. A ripensarci ora, mentre sto scrivendo questa recensione, mi viene duro…

Poi è il mio turno: mi fa stendere supino, e inizia un pompino cabrio salivato e alquanto gustoso. Pochissimo uso delle mani, riesce a farmi sentire la carnosità della sua bocca. La sua lingua è micidiale, riesce a trasmetterti delle vibrazioni incredibili. Dopo qualche minuto, con occhi da pantera prende un preservativo (alla fine noterò che i suoi sono diversi da quelli utilizzati dalle altre) lo apre e con la bocca me lo infila. Signori, anche qui applausi a scena aperta: la tecnica è sopraffina, non sento nulla quando me lo applica: come se fosse la cosa più naturale del mondo. Continua l’opera di bocca e, a un certo punto, mi stupisce ancora una volta: riesce a fare una sorta di piroetta per spostarsi dal lato della mia gamba sinistra a quello della mia gamba destra mantenendo il mio cazzo saldamente nella sua bocca. CHE SPETTACOLO!!! Una cosa che non mi era mai successa, né con donne pay né con donne free. Dopo questa finezza trombereccia, arriva il momento di chiavarmela con forza. Come per incanto, tutta la dolcezza fino a questo momento elargita a vicenda, lascia il posto agli istinti animaleschi più autentici e primordiali. Inizia a cavalcarmi, alternando diverse velocità e angolazioni. Vedo le sue tette, ben rifatte ma forse un pelino eccessive per il suo corpo, ballare anche se il fatto che non siano naturali fa perdere un po’ di poesia. Mi chiede “mi senti? riesci a sentirmi?”. E io: “ceeerto!!!”

Durante la “cavalcata selvaggia” si avvicina più volte al mio orecchio per leccarmelo e baciarmi sul collo. Durante una di queste sue incursioni le chiedo come le piace essere presa. Si stacca da sopra, si mette di fianco e si infila il mio attrezzo: le piace da matti il cucchiaio!!! Andiamo avanti così per un po’, fino a quando trasformo il tutto in una missionaria con diverse varianti (le sue gambe aperte/chiuse sulle mie spalle, ecc.). Vario l’intensità per non annoiarmi e mantenere alta l’eccitazione di entrambi. Ma non ho voglia di venire ancora, per cui…cambio!!! Mi ristendo supino e la faccio mettere di schiena: mi comincia a cavalcare in reverse. Un sogno!!! Anche qui, da esperta quale è, riesce a variare l’angolazione e a muoversi facendo a più riprese una specie di “8”. Andiamo avanti per diversi minuti così. Sento il sudore che inizia a scendere dalla mia fronte. Lei, non paga e non stanca, aumenta la velocità, il ritmo: avverto che qualcosa giù sta per esplodere e assecondo il tutto. L’urlo, tarzanico, è liberatorio di tutti i pensieri, i cazzi, le preoccupazioni della vita di tutti i giorni. Marina mi dice: “non ho sentito”. Io continuo a urlare ed è piacere allo stato puro. Poi inizia a contrarre i muscoli della vagina: non è una novità per me, altre donne

riescono a farlo altrettanto egregiamente. Ma in quel contesto è certamente un valore aggiunto. Poi ci stendiamo, abbracciati come due fidanzatini che hanno appena scoperto la loro intesa sessuale fino dove può arrivare. E’ una sensazione magnifica, come ho modo di bisbigliare all’orecchio di Marina. Le dico anche, giusto per far accrescere la sua autostima e (perché no) anche il suo ego, che MAI ero riuscito a provare emozioni simili con una donna al primo incontro. Solitamente ci arrivo dopo un po’ che la frequento. Con lei è stato diverso, SUBLIME: la complicità e l’intesa era quella di due amanti che si conoscono da qualche mese. Poi ancora baci, carezze e doccia insieme. Alla fine il tempo, un’ora pagata ma ampiamente sforata, è davvero un dettaglio insignificante. Per quel che mi riguarda, l’esperienza migliore mai provata con una pay.

Voto: 10 (senza lode perché nella vita, in tutti i settori compreso quello della gnocca pay, ci sono sempre margini di miglioramento).

Quando termino ritrovo il mio compagno di avventure, il quale si era quasi un po’ preoccupato vista la mia prolungata assenza. Gli faccio un brevissimo riassunto della sessione con Marina e, per ottimizzare i nostri tempi, vado da lei e glielo presento. Alla fine della giornata avrà fatto due sessioni di un’ora con la bella brasiliana!!!

Nel frattempo mi dedico al relax provando la spa e riposandomi un pochino in poltrona. Quando ritornano la fame è tanta: con la naturalezza più incredibile che ci sia, Marina chiede a me e al mio amico se vogliamo cenare con lei…ECCERTO!!! Ci sediamo a tavola come persone che si conoscono da una vita: risate, battute e commenti sul ristorante e sulla struttura in generale. Lei mi confessa che, per essere un sabato, non c’è tantissima gente.

Terza camera con la porno-segretaria NINA: scarpe rosse con tacco evidente e bustino nero. Avvicinarla non è stato per niente semplice visto che ha trascorso la maggior parte della serata in compagnia di un tipo che doveva conoscere da tempo (magari è un collega del forum anche lui…ha ha ha). A un certo punto la vedo entrare nel camerino/spogliatoio. Con pazienza, attendo che esca e la vedo che si siede al bar. Mi presento in italiano, lei mi dice che il nostro idioma lo capisce molto poco, “better in English”: sul momento penso sia una scusa ma (facendo mente locale sui commenti letti qui su GT) mi devo ricredere. Chiacchierata di cinque minuti, anche in questo caso devo constatare che non mi chiede mai di salire in camera ma sono io a proporglielo.

Fa’ un po’ di casino con i numeri delle stanze e gli asciugamani: in effetti, come già scritto in precedenza, è un po’ pazzerella!!!

Una volta in camera, dopo la doccia di rito, mi fa stendere sul letto e inizia un massaggio tantrico, focalizzandosi sull’interno coscia e sul bacino, finalizzato a far affluire il sangue al pisello. Nel mio caso, a dire la verità, non ce n’era particolarmente bisogno visto che ero già eccitato di mio. Ma ho comunque gradito nel complesso. Al che “sale in cattedra” (l’espressione non è casuale) e mi dice: “and now, pompino teaching lesson!”. Ragazzi davvero notevole, non c’è che dire. Mi è sembrato di essere sul set di un film porno: saliva, lingua utilizzata con una maestria fuori dall’ordinario, affondi mai casuali, lo sguardo da porca con quei due occhi verdi che facevano capolino da quella montatura nera di celluloide. A un certo punto il mio pisello era completamente sparito nella sua bocca, pur avendo io delle generose dimensioni. La lascio fare, si vede che le piace. Dopo diversi minuti di lavoro di bocca, lei mi infila con la bocca il preservativo. Continua ancora nel blowjob, spingendosi un po’ di più visto che il mio pene era diventato meno sensibile a causa del cappuccio appena inserito. La tecnica è sopraffina, nulla da dire. A un certo punto le faccio la domanda fatidica: “what is your favourite position?” e lei “doggy style!!!”. Inizio a prenderla da dietro con tutta la forza che mi era rimasta: diverse angolazioni e velocità, sembrava non stessi scopando da secoli. Provo qualche schiaffo sul culo, lei acconsente e mi incita ad aumentare il grado di pressione esercitata con la mano. Il suo culo è letteralmente in fiamme, io continuo a cavalcarla senza soluzione di continuità. Anche per variare un po’, mi stacco e la faccio mettere stesa. Quindi continuo a bombarla con una vis insolita, poiché ero reduce da un’ora al fulmicotone con Marina. Stanco, anche in previsione del fatto che la mia serata non sarebbe finita con Nina, decido di venire. Anche lei, come Marina, come cadeau finale mi contrae i muscoli vaginali con grande mio apprezzamento. Alla fine, mentre restiamo un po’ abbracciati

sul letto, mi confida che il fatto di essere l’unica ragazza ungherese lì dentro le pesa un po’ in quanto vorrebbe scambiare due chiacchiere con qualche altra connazionale (e figurati noi quanto vorremmo al Wellcum qualche altra bella ungherese…).

Voto: 8 (comprensivo del bonus di 0,5 punti per la lectio magistralis sul pompino)

Pausa di cazzeggio, tra una birra e qualcos’altro al ristorante. Il mio amico sale in camera per la seconda sessione di un’ora con Marina. Io cerco altre ragazze che avevo in mente di testare quella sera: Sabrina, Maria, Lucia. A Luna ci avevo rinunciato poiché Marina mi aveva detto che, al pari di Gloria, non era presente. Niente da fare, non le trovo. Respingo una serie di attacchi abbastanza insistenti (in particolare BIA che torna più volte a chiedermi di salire in camera nonostante i miei educati dinieghi.

Quarta camera con MARINA, quando sono oramai quasi le 22. Lei è dispiaciuta che non faccia un’ora ma, onestamente, sono esausto e so che non me la godrei appieno. Anche questa volta, la prestazione non può che confermare le eccellenze sopra riportate. Lei si stende di schiena e vuole che le massaggi la schiena con il mio pisello in piena erezione. Poi le lecco i lobi delle orecchie, il collo, le spalle, scendo giù per la sua schiena fino ad arrivare alla sua passera: qui lei inarca leggermente la schiena e si solleva per agevolarmi la leccata lì sotto. Questa si che si chiama customer satisfaction!

Le classiche tre posizioni ma con la stessa intensità, trasporto e passione di prima: lei non si risparmia minimamente nonostante avesse da poco terminato una sessione da un’ora con il mio amico. Decido di venire con lei che mi cavalca a smorzacandela: vuole sentire il mio urlo di piacere, l’accontento. Altra contrazione di fica con lei maliziosa che mi dice “secondo te avranno sentito pure nella spa che sei venuto???”. Mezz’ora ampiamente sforata ma pagata come tale. Che dire: Marina è un altro pianeta, da tutti i punti di vista.

CONCLUSIONI

A me il posto in quanto tale è piaciuto. Un po’ meno la line-up delle ragazze. Mi spiego: non è possibile costruire il successo di un locale su quattro o poco più ragazze TOP (Marina, Nina, Gloria, Luna, ecc.), peraltro non sempre presenti tutte insieme. Alcune poi che si sono aggiunte nel tardo pomeriggio erano dei cessi intrombabili. Caso strano, Marina non era stata “sequestrata” per cui era relativamente semplice riuscire a portarla in camera. Ma in caso contrario, uno rischierebbe di non poter timbrare una o più perle del locale. Stesso discorso dicasi per la provenienza geografica: un maggiore assortimento non potrebbe che far bene al Wellcum.

Segnalo inoltre, mio malgrado, che una buona parte delle presenti ha esordito con me con la frase “Ammmore dai, andiamo in camera” oppure “Ammmore dai, vediamo cose insieme”. Quindi, almeno per quel che mi tange, l’approccio soft evidenziato da altri colleghi è un ricordo sbiadito. Da censurare anche i “capannelli” di ragazze sui divanetti: a me non importa molto, se devo andare a parlare con una donna che mi piace ci vado lo stesso: ma mi rendo anche conto che per qualcuno non può essere il massimo doversi fare strada tra nugoli di ragazze per richiamare l’attenzione di quella che interessa.

Ultima cosa: il locale ambiziosamente punta in alto, le carte in regola sembra averle, ma se non si concentra sul miglioramento qualitativo del parco gnocca la vedo molto molto difficile diventare un punto di riferimento dell’asse franco germanico Austria-Germania-Svizzera.

Alla prossima!!!

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